Notizie gestione finanziaria Commento ai rendimenti – agosto 2023

Commento ai rendimenti – agosto 2023

Fase di frenata dei mercati finanziari, dopo le buone performance di giugno e luglio. A pesare sul sentiment ci ha pensato la crisi del settore immobiliare cinese, che è ritornata di attualità dopo le notizie delle pesanti difficoltà del colosso Evergrande. In Italia pesa, inoltre, il tema della tassa sugli extraprofitti bancari.

Il mese di agosto

Il mese di agosto ha segnato una pausa dal buon recupero osservato nel periodo di giugno e luglio, registrando perdite maggiormente concentrate nell’area asiatica, ma comunque diffuse in tutti i principali mercati finanziari mondiali. Sull’andamento delle piazze finanziarie hanno influito in maniera negativa le notizie provenienti dalla Cina e in particolare dal settore immobiliare cinese in crisi. La difficoltà di tale settore era già emersa nel 2022 ed è ritornata di attualità a causa delle difficili condizioni finanziarie del colosso del real estate Evergrande, a cui si aggiungono altri “big” tra i quali Country Garden. Il timore degli investitori è legato al fatto che la crisi del settore immobiliare può contagiare l’intera economia cinese, che sta passando una fase meno brillante rispetto al passato (o meglio rispetto al periodo antecedente la pandemia di Covid).

Le vendite sul titolo Evergrande sono state particolarmente consistenti. Il titolo, che era sospeso da 17 mesi, nel momento in cui è stato riammesso alle quotazioni, ha ceduto in 3 giorni quasi il 90%, per poi recuperare gran parte delle perdite nei giorni successivi, in un contesto di elevata volatilità.

Oltre a ciò, si ripresentano i timori legati al fatto che le future mosse delle Banche centrali possono portare a nuovi aumenti dei tassi, dato che l’inflazione risulta in calo ma registra ancora livelli non soddisfacenti rispetto ai target di BCE e FED. I tassi di interesse costantemente elevati anche per i prossimi mesi giustificano, quindi, i timori delle borse per una possibile fase di recessione, più possibile nell’area euro.

In Italia pesa, inoltre, il tema della tassazione sugli extra profitti degli istituti bancari nella misura del 40% sul margine di interesse (la quota che eccede del 5% il margine di interesse del 2022). È possibile anche un impatto sui titoli di Stato, in quanto, nella prima versione della legge, nella tassazione sono inclusi anche i proventi legati ai rendimenti dei bond italiani. Questa tematica ha quindi determinato un certo pessimismo sulla borsa di Milano, particolarmente ricca di titoli bancari e ha trascinato al ribasso anche il settore bancario europeo.

Complessivamente, il mese di agosto è stato quindi negativo, con performance mensili inferiori allo zero: Milano, ad esempio, chiude con un rendimento del -2,74%, Francoforte il -3,04%, mentre più severe sono state le perdite in area asiatica, dove spicca ad esempio Hong Kong (-8,45%).

DINAMICO

Il comparto ha risentito maggiormente del trend discendente della componente azionaria, per i motivi sopra citati. Su base mensile la performance è risultata del -1%, leggermente migliore rispetto al mercato di riferimento (-1,13%). Resta comunque solido il risultato positivo rilevato dall’inizio dell’anno.

PRUDENTE

Anche il comparto Prudente ha risentito delle dinamiche ribassiste sui principali mercati finanziari, con una performance da inizio mese moderatamente negativa (-0,51%) e sostanzialmente allineata al benchmark (-0,52%).

GARANTITO

Il portafoglio si è mosso in maniera maggiormente decorrelata rispetto agli altri due comparti, registrando una performance mensile dello 0,41%, migliore rispetto al parametro di riferimento (+0,13%). Su base annua la performance lorda è positiva (+1,55%) e ora risulta molto simile al rendimento lordo del TFR (+1,57%).

*I rendimenti indicati nei commenti dei singoli comparti rappresentano dati finanziari lordi.

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