Agosto 2019

Sul finire di un’estate caratterizzata da continui rialzi dei mercati finanziari, agosto riserva qualche ombra e molta luce. Il fervore dei mesi precedenti dei mercati azionari ha lasciato spazio a una nuova volatilità che vede l’alternarsi delle paure di un rallentamento della crescita degli utili, di una inflazione ancora bassa, della speranza di una risoluzione positiva delle negoziazioni commerciali e di nuove misure di politica monetaria espansiva.

La situazione internazionale molto frammentata viene peggiorata dai tumulti provenienti da Londra, centro nevralgico del mondo finanziario europeo: la sospensione del Parlamento britannico ha innescato una instabilità politica sconosciuta prima di oggi in Gran Bretagna. La crisi di governo italiana, sebbene abbia aperto a un periodo di incertezza politica, è stata percepita positivamente dai mercati tanto che il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni ha accorciato le distanze dal Bund tedesco.


Ma non solo Italia: la riduzione dei rendimenti ha interessato i titoli di stato emessi da pressoché tutti i Paesi dell’area Euro portando, gli stessi, in territorio negativo. Questo, di riflesso, ha comportato l’aumento del valore dei titoli obbligazionari presenti in portafoglio e a una performance più che positiva dell’asset class. Attenzione all’interpretazione da dare a questa tendenza: si tratta a tutti gli effetti di un anticipo dei rendimenti futuri e, se da un lato gli iscritti ne beneficiano nel breve, dall’altro le aspettative di redditività di questi titoli nei prossimi anni diminuiscono in misura decisa.

Il mutato contesto politico economico richiede ai fondi pensione una maggiore flessibilità per poter assolvere al proprio ruolo previdenziale. Le certezze su cui si potevano sostenere gli investimenti non sono più sufficienti per poter raccogliere il rendimento adeguato per i propri aderenti. Consapevole di tali circostanze, le politiche di FonDemain - attualmente in via di revisione - mirano a cogliere tali mutamenti e a fornire una stabilità maggiore nel lungo periodo.

Vediamo il rendimento di ciascun comparto nel mese di agosto:


DINAMICO: questo mese si celebrano i 10 anni dalla nascita del comparto, cresciuto dall’agosto del 2009 del 67%: nonostante gli alti e bassi che hanno caratterizzato questa decade, gli aderenti che hanno scelto il Dinamico hanno visto aumentare considerevolmente il proprio risparmio nel fondo. La ricorrenza cade in un mese, quello di agosto 2019, in cui la performance del comparto raggiunge quota +11,10% da inizio anno (benchmark +10,54%) grazie al +0,56% del mese. L’incertezza sui diversi fronti politici porta instabilità dei mercati, ma l’attesa di una seconda tornata di politiche monetarie espansive da parte della BCE ha permesso un’ottima performance della componente obbligazionaria del portafoglio (mediamente il 50% delle risorse).

PRUDENTE: frizzante come un comparto azionario, il Prudente raggiunge il +8,96% da inizio anno (benchmark +8,55%); il rendimento nel mese è positivo e pari a +1,20% e prosegue la sua marcia in avanti grazie alla sua conformazione bilanciata (75% obbligazionario, 25% azionario): meno influenzato dall’altalena che ha coinvolto i titoli azionari in questo mese, beneficia a “piene mani” degli effetti positivi sugli asset obbligazionari derivanti dalle annunciate manovre di politica espansiva delle banche centrali BCE e FED.

GARANTITO: +0,28% nel mese e +2,18% da inizio 2019 (benchmark +1,43%); la diversificazione della componente obbligazionaria (mediamente il 95% delle risorse in gestione) tra titoli di stato e corporate (titoli emesse da aziende) permette al comparto di raggiungere un risulto superiore alle attese e di garantire ai propri iscritti il capitale versato.

 

 

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